Dal 19 gennaio al 19 febbraio
Il 18 gennaio la Galleria CASATI Arte Contemporanea inaugura la rassegna dedicata a Emilio Scanavino (Genova, 28 febbraio 1922 – Milano, 28 novembre 1986), proseguendo il progetto espositivo incentrato sul lavoro dei grandi protagonisti del Novecento. La mostra, a cura di Nicola Micieli, si propone di indagare la pluralità espressiva dell’artista attraverso trentaquattro opere realizzate tra il 1953 ed il 1986.
Una riflessione sullo sviluppo dell’alfabeto pittorico e plastico di Scanavino che, attraverso il confronto tra i diversi supporti utilizzati dall'artista, permette una profonda comprensione del suo linguaggio “a tutto tondo”.
La mostra, infatti, consente di compiere un percorso articolato tra i diversi ambiti tecnici, espressivi e linguistici utilizzati dall'artista dopo le prime esperienze figurative. Ci troviamo davanti ad una ricerca mirata a fondare una sintassi ed un lessico del segno, dei morfemi e delle strutture, degli spazi inclusi nella materia e degli spazi di estensione cosmica nonché dei luoghi della natura e dei luoghi edificati. Insomma: il repertorio linguistico con il quale l’artista ha raccontato la propria storia. Che è poi la storia della sua posizione di pittore nel mondo, e del suo vissuto di pittore nella storia, che non ha mancato di testimoniare anche nella semplicità della parola; elemento al quale ha affidato sovente i sensi e le intime motivazioni del suo lavoro, svolto all'insegna dell’ambiguità, dell’ambivalenza, dell’antinomia, che connotano gli stati transitori della forma e, per traslato, il relativismo della conoscenza e dell’essere.