Mostra mercato di arte contemporanea in Fiera a Padova dal 15 al 18 novembre
ArtePadova compie 30 anni, 15.000 opere di 723 artisti
Una tra le più longeve manifestazioni nel mondo dell'arte moderna e contemporanea in Italia, dal 15 al 18 novembre alla Fiera di Padova festeggia la 30^ edizione all’insegna del binomio tradizione-innovazione: “ArtePadova è la più importante tra le fiere da noi organizzate, fiore all’occhiello della nostra realtà: basta vedere i numeri per comprendere un successo che dura da 30 anni” commenta Nicola Rossi, direttore artistico e presidente della società organizzatrice, N.E.F. - Nord Est Fair che il 13 novembre 2019 in Fiera a Padova ha presentato assieme al direttore generale della Fiera di Padova Luca Veronesi e ad Andrea Colasio assessore alla Cultura del Comune di Padova (presente all’evento con un corner promozionale per le prossime mostre cittadine), ha anticipato l’evento.
Quattro giorni dedicati all’arte, con oltre 15.000 opere in mostra su 28.000 mq, oltre 300 espositori, 723 artisti rappresentati in 15.000 opere per un evento frequentato mediamente da 26.000 visitatori e 5 mostre: le personali di Fabio Civitelli illustratore di Tex, Giorgio Laveri con le sue sculture giganti e dell’artista della luce Jorrit Tornquist, del cantante Ivan Cattaneo con le sue tecniche miste e del critico musicale Red Ronnie che propone le sue foto dei big della musica internazionale.
Tra le partecipazioni più rilevanti in arrivo da ogni parte d’Italia, spiccano gallerie storiche come Tornabuoni e Santo Ficara di Firenze, Ca’ di Fra’, La Spirale, Open Arte, Rino Costa, Tonelli di Milano, Mazzoleni e Accademia di Torino, Colossi di Brescia; e dall’estero: Danimarca, Francia, Germania, Inghilterra, Iran, Spagna, Turchia.
Non solo numeri in espansione (espositori e superficie) e nuovi talenti ad Arte Padova, ma soprattutto tante firme storiche. Tra i grandi esponenti dell’arte italiana del ‘900, Giorgio De Chirico, Renato Guttuso e Lucio Fontana: quest’ultimo si è assicurato un nuovo record con la scultura Concetto Spaziale, Natura, all’asta di Sotheby’s Londra nello scorso ottobre, raggiungendo i 2 milioni e mezzo di sterline.
Proseguendo con i nomi italiani più celebri troviamo Mario Sironi, Achille Perilli, Arnaldo Pomodoro, Alberto Burri, Piero Manzoni, Mimmo Rotella, Mario Schifano, Emilio Isgrò, Carla Accardi, Tano Festa, Franco Angeli, Michelangelo Pistoletto, Alighiero Boetti, Pietro Gilardi, Emilio Scanavino ed Enrico Baj. Presenti anche Piero Dorazio ed Emilio Vedova, artisti le cui opere sfiorano quotazioni vicine al milione di euro e Jannis Kounellis che ha raggiunto ultimamente le 539.250 sterline da Christie’s Londra.
Presenti in fiera anche lavori di Salvatore Scarpitta, reduce da un sorprendente risultato all’asta di Sotheby’s Londra, dove una sua opera è stata battuta 2 milioni e mezzo di sterline. Protagonisti l’arte cinetica italiana con artisti come Getulio Alviani, Bruno Munari e Alberto Biasi, fondatore del Gruppo N padovano e i maestri italiani dell’Estroflessione, come Agostino Bonalumi, Enrico Castellani, che conferma il valore delle sue opere durante l’asta autunnale di Christie’s Londra (700.000 sterline per “Superficie bianca” che ha raddoppiato la stima iniziale di 250-350.000 £) e più recentemente Turi Simeti.
Sempre più ampia la presenza internazionale con artisti provenienti dall’America Latina come l’uruguayano Pablo Atchugarry conosciuto per le sue sculture in marmo, o dall’Europa come Hans Hartung con le sue tele astratte, gestuali e materiche, o Jorrit Tornquist, definito il genio del colore; fino all’Asia con il gruppo d’Avanguardia Gutai, di cui furono esponenti Shōzō Shimamoto e Kazuo Shiraga.
Anche quest’anno si potranno trovare opere dell’acquerellista americano Paul Jenkins, del pittore francese Georges Mathieu e di Roberto Crippa, firmatari del Manifesto dello Spazialismo del 1950; nè mancheranno artisti con quotazioni in crescita come Paolo Cotani, Tino Stefanoni, Sergio Fermariello, Francesca Pasquali, Franco Costalonga.
Ad ArtePadova cresce anche la quota rosa con nomi di celebri artiste come Giosetta Fioroni, Beatrice Gallori, Carla Accardi o Maria Lai che a inizio ottobre a Christie’s Londra ha visto aggiudicata un’opera a 80.000 sterline; seguono Nanda Vigo, Carla Bedini e Francesca Pasquali, che partendo dall’osservazione microscopica dei tessuti negli organismi viventi, ne riproduce l’essenza utilizzando materiali plastici.
In Fiera sarà possibile ammirare i classici arazzi alfabetici di Alighiero Boetti e le sue imponenti “Mappe”, che ne rappresentano la svolta in ambito essenzialmente concettuale, ma anche i più ricercati lavori su carta.
Tra le opere esposte di Mario Schifano spiccano due grandi tele risalenti a metà anni Ottanta: si tratta di due importanti lavori non solo per dimensioni (265x265 cm) ma anche per la particolare tecnica mista e sabbia su tela e cornice dipinta usata per rappresentare miraggi, deserti e dune. Immancabili poi alcuni dei celebri sacchi di Alberto Burri e i nodi stilizzati di Emilio Scanavino. In mostra una ricca selezione delle opere di Renato Guttuso, tra cui gli oli su tela “Tetti di Roma” del 1957 e “Nudo sdraiato” del 1973.
Tra gli artisti di fama mondiale troviamo Picasso, Modigliani, Keith Haring, Roy Lichtenstein, Robert Indiana, Arman, Igor Mitoraj, Helidon Xhixha, Andy Warhol e Christo.
ArtePadova è inoltre la prima grande manifestazione nel settore che promuove artisti emergenti affiancandoli ai grandi nomi. La sezione dedicata ai nuovi talenti si chiama C.A.T.S. - Contemporary Art Talent Show, vero e proprio laboratorio creativo in cui poter scoprire opere d’arte a prezzi “accessibili”, le cui valutazioni sono al di sotto dei 5.000 euro. Madrina della sezione la Pop artist & Art designer, Ludmilla Radchenko, che sarà presente accanto alle sue opere al padiglione 1.
Vivace il calendario di incontri, conferenze, live performance e tre i premi: il Premio Mediolanum che assegna 1.000 euro a un artista emergente partecipante in fiera; il Contest “Show and Tell - Pensa,Crea,Mostra”che seleziona il miglior progetto espositivo di artisti e curatori under 30; e il Premio Contemporary Art Talent Show che assegna alle prime 3 opere vincitrici da 500 fino a 1.000 euro.
Tra le presenze espositive di quest’anno anche il Liceo Artistico “A. Modigliani” di Padova e la Fondazione Bevilacqua La Masa, che si occupa di arte contemporanea e organizza mostre ed incontri dedicati alla promozione di giovani artisti e alla presentazione di artisti riconosciuti a livello nazionale e internazionale. Tutti i giorni in Fiera si terranno anche le dirette di Radio Padova.
ArtePadova apre dalle 10 alle 20; lunedì la mostra chiuderà alle ore 13. Biglietti interi 10 euro, ridotti 5. Ingressi ai padiglioni 7 e 1.
Info: www.artepadova.com
FOTO su www.artepadova.it in Gallery
VIDEO su INSTAGRAM igtv@artepadova
Ufficio stampa: Roberto Brumat 347 3020664 - mail@robertobrumat.it
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C.A.T.S.Contemporary Art Talent Show
Ludmilla Radchenko madrina dell’evento
Anche in questa 30^ edizione di ArtePadova la sezione Contemporary Art Talent Show, l’area dedicata alle opere d’arte dal costo inferiore ai 5.000 euro, promuove 3 importanti riconoscimenti all’arte emergente: il Premio Mediolanum che assegna 1.000 euro ad un artista emergente che espone in fiera; il Contest Show and Tell - Pensa, Crea, Mostra che seleziona il miglior progetto espositivo di artisti e curatori under 30; e il Premio Contemporary Art Talent che assegna alle prime 3 opere vincitrici, premi da 500 a 1.000 euro.
In C.A.T.S. la presenza di pittori, scultori e fotografi emergenti accanto ai “mostri sacri” dell’arte moderna e contemporanea serve da stimolo soprattutto alle nuove generazioni, perché si avvicinino a queste espressioni e le facciano proprie, anche grazie a prezzi più accessibili. Con questo intento, le opere under 500 euro verranno segnalate in una brochure consegnata al pubblico per facilitarne l’individuazione negli stand.
Madrina di Contemporary Art Talent Show 2019 è la Pop Artist e Art Designer Ludmilla Radchenko. Il pubblico italiano si ricorda certamente di una Ludmilla agli esordi nei più popolari programmi televisivi negli anni 2000. Da oltre 10 anni, però, Ludmilla Radchenko si dedica alla sua passione per l’arte ed è oggi un’affermata artista, presente in numerose gallerie internazionali e con all’attivo un’installazione alla Triennale di Milano.
Ama definirsi un’artista “indipendente” ed è per questo stata scelta da Arte Padova in qualità di madrina dei nuovi talenti che espongono al padiglione 1.
Da non perdere:
la sua conferenza “Art Independent. Creare, comunicare, condividere.”,
domenica alle 15.30 - con la sua esclusiva intervista in diretta.
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Cristina Materassi si aggiudica
il contest Show and Tell - Pensa, crea, mostra 2019
Il progetto vincitore del Contest Show and Tell - Pensa, crea, mostra - 2019 è PASSAGGIO IN ZONE DI SPAZIO di Cristina Materassi di Firenze, che analizza l’utilizzo dello spazio disponibile, evidenziando un’area all’interno della quale l’uomo cammina, si sposta, lascia un segno del suo essere stato, del suo movimento e della sua volontà data dalla traiettoria.
Tra le menzioni speciali il progetto fotografico Opera Nostra del collettivo MC2.8 (Maria Chiara Maffi di Bergamo e Chiara Giancamilli di Roma) che riprende un tema di forte attualità, la plastica e l’ambiente in cui viviamo; e Scorie microcosmiche di Eleonora Gugliotta di Capo d’Orlando (Me), dove microcosmi impercettibili si trasformano in tappeti artistici.
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Ad ArtePadova una personale e l’incontro con l’artista
Fabio Civitelli e il suo Tex
Anche se il suo successo lo deve ai 35 anni di fedele illustratore dei fumetti di Tex, Fabio Civitelli è in veste di artista che sarà omaggiato nella 30^ ArtePadova, dove la galleria Ca’ di Fra’ di Milano gli dedica una personale con una quindicina di tele in bianco e nero e 32 acquarelli.
L’autore sarà presente in Fiera a Padova domenica 17 novembre all’incontro delle 15,30 (sala congressi - padiglione 7, accanto alla sua mostra) per rispondere alle domande della gallerista Manuela Composti di Ca’ di Fra’, che gli farà rivivere la sua carriera artistica.
Ciò che di Civitelli il pubblico vedrà ad ArtePadova è frutto dell’accordo con la © Sergio Bonelli Editore, proprietaria del personaggio Tex fin dalla prima uscita nel 1948 curata da Giovanni Luigi Bonelli e dal disegnatore Aurelio Galleppini. Civitelli ha realizzato 32 tavole a colori ed altrettante in bianco e nero per il fumetto intitolato L’Apache bianco pubblicato nella collana ColorTex in edicola nel febbraio 2019, pensando un prodotto privo dei consueti balloon (le “nuvolette” che contengono dialoghi e pensieri dei personaggi), proprio a sottolineare il valore artistico di queste opere; le tele 40 x 60 cm tutte autenticate dall’autore - sono state invece realizzate a china usando spesso un pennello a una sola setola, col puntinato che costituisce la “firma” di Civitelli. Ogni tela racconta una storia di Tex Willer, nella quale è evidente la passione dell’autore per la natura, per la fotografia e per alcuni classici della filmografia internazionale che trovano citazioni in questi quadri, posti in vendita come opere uniche unitamente agli acquerelli: l’opera è stata concepita come un dittico costituito dalle due tavole, in bianco e nero e acquerellata.
“Con Fabio Civitelli abbiamo iniziato un percorso nel lontano 2012 fatto di mostre personali in galleria e incontri con il pubblico con l’intento preciso di sottolineare e difendere l’idea che il fumetto è arte a tutti gli effetti e trova il suo posto legittimo alle pareti di una galleria d’arte contemporanea” spiega Manuela Composti e aggiunge: “L’incontro del 17 novembre con l’autore sarà anche l’occasione per presentare il libro La mia arte, in cui viene raccontata l’esperienza artistica di Fabio Civitelli dall’ultimo anno di liceo fino alla collaborazione con Ca’ di Fra‘ che ha l’artista in esclusiva per le proposte non editoriali.
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Giorgio Laveri, Fair Play
Nel corso della sua quasi cinquantennale esperienza artistica Giorgio Laveri, scultore di Savona, pur variando lo stile e i campi in cui ha agito, ha mantenuto fede alla vicinanza agli ultimi, si è sempre affidato al suo primo amore: il cinema; e con ironia rappresenta cinematograficamente anche aspetti tragici. Le sculture e le tele di Giorgio Laveri si caricano nella loro totemica imponenza di un’ironia sagace che ci spinge magneticamente ad avvicinarci, a scrutare questi giganti del quotidiano vivere. Tuttavia nel profondo delle infinite cromìe proposte, è celata un’ombra, un vuoto che pone lo spettatore sotto il giogo del gigantismo laveriano. Imbrigliando le nostre emozioni. Vincolando i nostri occhi a un’indagine visceralmente coinvolta e tesa a cogliere un messaggio nascosto all’interno di questi colossi ceramici. Solo allora, dopo aver demolito l’ineccepibilità delle forme, la luce fulgida degli smalti policromi e la nostra ombra celata nei riflessi di oro e platino, ci troviamo soli davanti al pensiero e all’idea cardine di queste opere d’arte. Laveri propone tutto il suo infinito universo artistico al pubblico di Padova, città che è ormai la sua seconda casa e che nel corso della sua carriera l’ha ospitato nell’annuale appuntamento di ArtePadova e anche nelle numerose esposizioni e performance organizzate dalla Galleria Rossovermiglio: da Sala giochi nel 2006 a Un caffè con… passando per la storica performance del CilieGiotto.
In questa antologia della sua produzione, Laveri satura il nostro vedere. Una tira l’altra, ciliegie immense per golosi insaziabili. Pont des arts, lucchetti inviolabili per amori eterni. Truka, rossetti a misura di cinema. Moka, pura italianità allo stato liquido prodotta da una totemica caffettiera in oro e platino. Oppure Gustavo, piccolo carro armato giocattolo di soli 35 centimetri. In queste opere risiede la chiave di lettura delle sue sculture che non rappresentano un mondo reale, ma con ferocia propongono una critica. E allora Truka è simbolo di una bellezza effimera che quotidianamente ci viene proposta da cinema, tv e social: bellezza che ci appare così lontana, immensa e inarrivabile ma che tuttavia ci attrae magneticamente, nascondendo al suo interno una fragilità ed un’assenza incolmabile che Laveri propone realizzando i rossetti nella fragilissima materia ceramica e lasciando all’interno delle sculture un vuoto tremendamente abissale. Le ciliegie diventano rappresentazioni consumistiche dell’uomo vorace che aliena il proprio vivere cedendo all’istinto del consumo sfrenato. La caffettiera, in un periodo di incombenti nazionalismi, incarna gli slogan patriottici di una supposta superiorità italica. Il lucchetto si erge a ultimo baluardo di un perduto amore romantico che pur di sopravvivere è costretto ad ancorarsi su uno sperduto ponte francese. Infine, i carri armati, che oggi più che mai simboleggiano un mondo irrimediabilmente discostato dalla vita, in cui la guerra diventa un gioco, con persone di paesi remoti come pedine in balia dei nostri carri armati, mentre rimaniamo spettatori indignati di questo atroce gioco quotidiano.
Rossovermiglio Arte
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Jorrit Tornquist, maestro della luce e del colore geometrico
Pochi sanno che il camino e il tetto del termovalorizzatore di Brescia che dal 1996 si ammira (è il caso di dirlo) dall’autostrada Serenissima, di un particolare azzurro cangiante che si fonde col cielo, è il progetto di Jorrit Tornquist, artista austriaco nato a Graz.
Più che come pittore, Tornquist che dal 1992 ha la cittadinanza italiana, è forse più conosciuto per i suoi studi di architettura e di progettazione del colore, messi a frutto in importanti realizzazioni soprattutto pubbliche: tra cui una scuola alberghiera austriaca ad Aigen im Einnstal, case popolari piemontesi a Grugliasco e Rivalta, la centrale termoelettrica sul Mincio o il Ponte Expo di Milano.
Ad ArtePadova il maestro della luce è protagonista di una personale messa a punto dalla galleria Spirale Milano con una quindicina di opere degli anni più recenti, in cui il cromatismo e la geometria restituiscono all’occhio effetti particolarmente sorprendenti e piacevoli che non sembrano il risultato di una sperimentazione fine a se stessa. Come teorico del colore, Jorrit Tornquist in origine si avvicinò al pensiero di Rudolf Steiner, grazie al quale conobbe la Teoria dei colori, il saggio scritto nel 1810 da Goethe in antitesi con la teoria di Isac Newton. Partendo da questi studi l’artista austriaco nel 1999 pubblicò Colore e luce. Sue opere sono esposte in Europa, Russia e nel continente americano. Questo studioso del colore e della luce si può dire abbia declinato nel sociale la sua chiave artistica, trasformando edifici o loro porzioni (camini, tetti, pompe, depuratori) in oggetti artistici capaci di comunicare sensazioni positive: non capita spesso infatti di compiacersi nell’ammirare il camino di un depuratore!
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Red Ronnie tinge di "musica" Arte Padova
"Faccio il fotografo da sempre ma adesso per la prima volta lo sanno tutti".
Da Freddie Mercury a Luciano Pavarotti, Guccini, Vasco Rossi, Jovanotti, Boy George, Frank Zappa, i Police e tanti altri... Sono ben 40 gli scatti che Red Ronnie espone ad Arte Padova.
"Ho sempre ignorato gli stimoli ad occuparmene, che venivano anche dal mio amico Oderso Rubini. Poi Marco Lodola mi ha presentato Cristiano Ragni di Glance Art Studio, che pazientemente cerca di dare un po’ di ordine al caos creativo di Lodola. Ho conosciuto anche Salvatore, il suo socio, e Matteo, il figlio. Io non scelgo mai aziende o accordi economici, ma persone. E loro mi sono piaciute da subito. Mi hanno detto che le mie foto sono bellissime e che, se accettavo, per la prima volta Glance Art Studio avrebbe incluso un fotografo tra i suoi artisti, che vanno da Nespolo a Lodola. Così, in modo quasi naturale, ho detto sì. Ho scelto al volo un pugno di diapositive. Il mio amico Paolo Terzi si è occupato della digitalizzazione e pulizia nel computer dalla polvere. Poi, una sera, le ho firmate e numerate tutte, tirature 3 esemplari ciascuna, fino a vederle apprezzatissime alle pareti di una esposizione di arte."
Tra le foto esposte, dopo il grande successo alla FIERA CONTEMPORANEA di Forlí, curata dalla stessa organizzazione di Arte Padova - NEF Nord Est Fair, ci sono 3 scatti di Vasco Rossi: una live con Massimo Riva, una con la mamma a casa sua e una del 1983 storica davanti al Roxy Bar.
"Vasco ha fatto un post su instragram dopo la Fiera Contemporanea di Forlí e abbiamo avuto migliaia di visualizzazioni e centinaia di commenti. Sinceramente, davvero, non pensavo di avere così tanti riscontri condividendo le foto che feci tanti anni fa!" commenta Red. "Faccio il fotografo da sempre ma adesso per la prima volta lo sanno tutti."
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Ad Arte Padova i VISI DI/VISI di Ivan Cattaneo
Un rapporto con l'arte da oltre 50 anni.
"Sin da bambino mi appartavo nel cortile di casa e incominciavo a ritagliare di tutto, ma soprattutto occhi, bocche, nasi, mani... e mi divertivo con carta, forbici, matita e colla a ricreare volti possibili, inimmaginabili, dalle espressioni piú variegate. A volte drammatiche, a volte veramente buffe."
Si racconta cosí Ivan Cattaneo, personaggio che ha fatto discutere per le sue apparizioni televisive, ma che è ben altro… Artista eclettico e polivalente, nato a Bergamo il 18 marzo 1953 sotto il segno dei pesci, è cresciuto ascoltando la grande musica rock anni Settanta ed è diventato negli anni Ottanta un vero punto di riferimento per la new wave e il disco-punk italiano.
Ivan è un pittore convertito alla tecnologia, plotter painting, oltre che un artista in grado di travalicare i confini tra le varie arti, utilizzando spregiudicatamente sia la fotografia digitale, sia il segno a mano libera (sempre mediato dal mouse del computer), sia la musica ed il racconto orale, raccolti naturalmente in video. Di fatto Cattaneo riconosce al video uno straordinario mezzo di espressione artistica, col quale esalta volutamente l’impatto sensuale, emozionale dell’opera. Va incontro al bisogno da parte del pubblico di frammenti della realtà a partire dai quali intrecciare un tessuto emozionale di associazioni. Non cerca il glamour, la bellezza fine a se stessa. E’ la ricerca di una bellezza contaminata, sporca.
C’è proprio di tutto nelle sue tele! come si dice in gergo d'arte, è TECNICA MISTA. Davvero MISTA! In un mix di oggetti, gioielli, sassi, conchiglie, stoffe e ancora di più ... la tempera acrilica è mescolata a spray industriale su oggetti e forcine provvisorie che vengono posizionati sulla tela e, una volta spruzzati, si tolgono lasciandone la loro impronta, quasi come fossili pittorici. Poi ci sono gli slogan-poesia, gli aforismi, le parole che si vengono ad amalgamare con il colore, con le bocche, con gli oggetti. Il tutto risulta come quasi a volerne indicare il titolo dell'opera, a mo' di verbo imbrattato di acrilico.
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I nostri primi 30 anni
“Siamo arrivati ai trent’anni, quindi siamo in quell’età in cui ci sentiamo maturi senza esserlo del tutto e abbiamo tantissime energie da spendere per il futuro. Sono energie positive. Il cammino fin qui percorso, da quella piccola edizione inaugurale del 1990, ci sta portando nella giusta direzione. Siamo qui a rappresentare in campo nazionale, al meglio per le nostre forze, un settore difficile, per il quale non è ammessa l’improvvisazione, ma serve la politica dei piccoli passi. Siamo qui a dimostrare, con i dati di questa edizione del 2019, che siamo stati seguiti con apprezzamento da un numero crescente di galleristi, di artisti, di appassionati cultori dell’arte … e possiamo anche dire, con un po’ di vanto, che negli anni abbiamo dato il nostro contributo di conoscenza per diffondere, tra giovani e meno giovani, l’amore per l’arte moderna e contemporanea: a volte snobbata, a volte non compresa, ma sempre motivo di dibattito e di curiosità. Un tentativo questo, che da qualche tempo stiamo incentivando con l’apertura ai giovani artisti, proponendo anche un’arte accessibile a tutte le tasche: tanto che nei nostri spazi figurano, democraticamente fianco a fianco, opere da decine di migliaia di euro di valore ed altre che si fermano a poche centinaia di euro.
Se abbiamo attraversato indenni il confine tra due secoli con le sue crisi, è perché l’arte è sì bene rifugio, ma sostanzialmente rappresenta il bello, dimostra che l’uomo è capace di grandi azzardi e di mettersi sempre in gioco sperimentando forme nuove di espressione; l’arte è innanzitutto conoscenza e quindi cultura, rilettura e rielaborazione in chiave personale. Nella nostra vetrina diamo a tutti la possibilità di ammirare, criticare, farsi un’idea, scegliere dove sentirsi più in sintonia con chi, prima di noi e accanto a noi, si sforza di dare un senso al proprio desiderio di esprimersi.”
Nicola Rossi
direttore artistico ArtePadova
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Dall’Urbs Picta al contemporaneo
“Padova Urbs Picta, è la definizione di questa città che da anni ripetiamo come un mantra ed è il titolo della candidatura di Padova - città dipinta, per entrare la Lista del Patrimonio mondiale Unesco. Il percorso lo abbiamo già avviato: 500 pagine di documentazione e 100 immagini affidate al World Heritage Centre di Parigi per la valutazione della bontà di una candidatura che siamo certi non avrà grandi rivali nel mondo, giacché la nostra città da 700 anni ospita cicli pittorici di eccezionale valore e che non hanno eguali.
Pur non essendo Firenze, Roma, Milano o Venezia, Padova ha goduto nei secoli il riflesso della cultura e dell’arte della Serenissima partendo però da un’autonomia artistica trecentesca che le ha conferito appunto i titoli per fregiarsi dell’appellativo di Città dipinta grazie agli affreschi che in Giotto vedono un eccezionale capofila. Come la storia dell’arte riconosce tale valore alla città, così noi moderni cultori della bellezza espressa mediante le forme artistiche, valutiamo la qualità di quella che da trent’anni è una delle più importanti fiere italiane di arte moderna – ArtePadova. Qui, con cadenza annuale il pubblico fruisce di un’opportunità difficilmente riscontrabile altrove, entrando in contatto diretto con i maestri del contemporaneo: in parte avvicinabili solo sui libri e sulle riviste d’arte, in parte presenti accanto alle loro opere di ieri e di oggi. Riunire tante gallerie in uno spazio ampio e nel contempo contenuto qual è quello fieristico, ha il grande valore propedeutico di diffondere il senso del bello e il significato della sperimentazione in una società certamente distratta da troppe suggestioni e banalizzazioni.
Il nostro augurio è che ArtePadova dopo il prestigioso presente abbia un grande futuro, perché sarebbe riduttivo raccontarla come un mero fenomeno commerciale: infatti è cultura viva, da tramandare alle giovani generazioni.”
Andrea Colasio
Assessore a Cultura e Musei - Comune di Padova
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Padova, espressione del bello attraverso i secoli
“Padova, la città che amo e rappresento, è città d’arte. Espressione del bello, conservazione di capolavori architettonici, pittorici e scultorei di prima grandezza a cui il mondo guarda con ammirazione. Paradossalmente a volte siamo noi che abitiamo questi luoghi a dare per scontato il patrimonio che ci circonda, proprio per l’abitudine ad averlo quotidianamente sott’occhio, e sono gli stranieri con i loro pellegrinaggi dell’arte a riportarlo nella dovuta considerazione.
Ma sarebbe riduttivo rinchiudere tanto splendore in una “torre dorata”, tra le pareti di un museo o nei palazzi e ville padovane, senza aprirlo alla conoscenza dei più.
In ArtePadova siamo a celebrare i primi trent’anni delle fasi seguenti di questa grande arte che ci arriva da un lontano passato che gelosamente custodiamo in quanto consci del suo valore: innanzitutto per l’anima della gente, poi per la cultura e infine per i riflessi turistico- economici che ci vengono dal nostro patrimonio artistico.
L’arte in chiave moderna non è meno importante di quella presente nelle pinacoteche e negli edifici di culto e civili, perché esprime dei valori universali: gli stessi che ritroviamo negli affreschi del Trecento o sui teleri della Serenissima. Quindi ad essa guardiamo con grande attenzione e affetto, in quanto espressione di come la cultura del nostro tempo si racconta, e per questo ugualmente meritevole di essere tenuta in grande conto.
L’augurio dell’Amministrazione civica, e sono certo di esprimermi anche a nome dei cittadini che essa rappresenta, è che ArtePadova per questi motivi possa continuare a crescere nel prestigio e nella considerazione di chi, in Italia e all’estero, all’arte attribuisce quei meriti che le sono propri da sempre: quando l’arte riesce a catturare le nostre emozioni, entra in comunicazione con la parte profonda del nostro essere e in qualche modo ci rende migliori.”
Sergio Giordani
Sindaco di Padova
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CALENDARIO CONFERENZE
Venerdì 15 novembre
- 10.30 – pad.7
StArt _ PADOVA
Studi per l’Arte – 2^ edizione. In occasione di ArtePadova sarà presentata la selezione di finalisti che esporranno nei più prestigiosi studi professionali patavini
- 16.00 – pad.1
GAL POST SPAZIALISMO
Le Opere che Suonano, di Vanni De Conti, a cura di Studio Elle, Vicenza
- 17.00 – pad.1
L'arte contemporanea russa in Italia; speciale Ruart2020
All'interno del Catalogo dell'Arte Moderna Moderna n. 56. Intervengono: Katerina Kiseleva (Direttore Responsabile Ruart), Olga Litivinenko (General Manager Ars Nova Gallery)
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Il Catalogo dell'Arte Moderna dal 1962 ad oggi: un lungo viaggio attraverso l'arte contemporanea.
Intervengono: Carlo Motta (Responsabile Libri Editoriale Giorgio Mondadori - Gruppo Cairo), Massimo Pujia (Responsabile Commerciale Cairo Pubblicità)
- 18.00 – pad. 1
Performance di Francesco Catalano
Caratterizzare e incidere l’azione e la gestualità come fatto di sensibilizzazione nei confronti dell’ecologia, dell’ambiente e della natura.
Sabato 16 novembre
- 11.30 – pad. 7
Raphael Urbinas. Presentazione del romanzo “Raphael”
Ultimo lavoro di Giuliano Pisani, edito da GM libri. Sarà presente l’autore
- 14.00 – pad. 1
L’ arte del 900 presente in galleria
A cura di L. Arte tv
- 15.00 – pad. 7
ARTEINWORLD NEWS – COPERTINA: NANDO STEVOLI
Presenzieranno: Lorella Pagnucco Salvemini, direttore responsabile ArteInWorld, Nando Stevoli, artista, Flavio Lattuada, gallerista - ArteCentro Lattuada Gallery. Modera Alice Gatti
- 16.00 – pad. 1
“Emotioncolor” - dipingere sull’acqua
Performance dal vivo a cura di Laura Tarabocchia
- 16.00 – pad. 7
ARTEINWORLD NEWS – L’ALTRA COPERTINA: PROGETTO M.A.G. – MEDIOLANUM ART GALLERY
Presenzieranno Lorella Pagnucco Salvemini, direttore responsabile ArteInWorld, Massimo Ferrarotti, gallerista - Spirale Milano. Modera Alice Gatti
- 16.00 – pad. 1
“Show and Tell – Pensa, Crea, Mostra”
Presentazione del progetto vincitore del contest e incontro con l’artista Cristina Materassi
- 17.00 – pad. 7
"Cosimo Privato pittore veneziano, 1899 - 1971"
Interviene la dott.ssa Elisa Prete, Università Ca’ Foscari di Venezia
- 17.00 – pad. 1
Le video-poesie della poetessa Monica Petroni
Tratte dai suoi libri “Il Buio nell’Anima” e “Effetto Domino”, con la partecipazione della poetessa e dello Storico e Critico d’Arte Giorgio Grasso
- 18.18 – pad. 1
OPUS MAGNUM - Il mosaico dell’umanità
A cura di Manuel CarillÓn, Venezia
Domenica 17 novembre
- 11.00 – pad. 7
DNArt
L’impronta genetica unica e invisibile per proteggere e valorizzare le opere d’arte. L'evoluzione dei sistemi di anticontraffazione, l'incontro tra scienza e arte. A cura di Aries S.r.l.
- 11.00 – pad. 1
Premiazione vincitori Premio Contemporary Art Talent Show
Premiazione vincitore Premio Banca Mediolanum
- 14.00 – pad. 1
2 nuovi maestri: Valeriano Lessio e Sergio Carlin
A cura di L.Arte tv
- 15.00 – pad. 1
ART INDEPENDENT: Creare, Comunicare, Condividere
A cura di Ludmilla Radchenko
- 15.30 – pad. 7
Fabio Civitelli, artista e storico disegnatore di Tex Willer, incontra il pubblico
In occasione della mostra "Tra Arte e Fumetto" a cura della Galleria Ca’ di Fra’ di Milano
- 16.00 – pad. 1
Expo Art Magazine Arte e Cultura
Rubrica " Carnet de Voyage" (in viaggio nella Filosofia pingendi) a cura dello storico e critico d' Arte Francesca Mezzatesta
- 16.30 – pad. 1
Istituzione Fondazione Bevilacqua La Masa (da confermare)
- 17.00 – pad. 7
Giovanni Battista Belzoni. Avventure e scoperte nell'antico Egitto
Il padovano che ha ispirato i film di Indiana Jones. Titano Pisani incontra l'autrice dott.ssa Maria Beatrice Autizi. In collaborazione con l'emittente televisiva CafèTv24
- 17.00 – pad. 1
“Arcano 17”
Incontro-performance sulle origini del movimento surrealista, A cura di Chiara Coltro, Antonio Irre, Alessandro Zanini
- 18.00 – pad. 1
Oliver Blohm - Same, Same But Different
Esplorando la percezione di noi stessi attraverso gli autoritratti (la conferenza sarà tenuta in lingua inglese)