La pittura viene periodicamente data per morta. Tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta, in particolare, l'Arte Concettuale sembrò averne per sempre decretato l’inutilità. Eppure, tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio degli anni Settanta, in Europa ma soprattutto in Italia, molti artisti non abbandonarono il campo e tentarono, ancora una volta, di rifondare la disciplina pittorica ripartendo da una sorta di «grado zero»: individuare alcuni elementi caratteristici di questo linguaggio e sondarne tutte le possibilità era il loro obiettivo.
Era nata la Pittura Analitica.
Riccardo Guarneri - Verticale unico, 2016-17, tecnica mista su tela, cm 180x140
Enzo Cacciola, Paolo Cotani, Giorgio Griffa, Riccardo Guarneri, Claudio Olivieri, Elio Marchegiani, Paolo Masi, Pino Pinelli, Claudio Verna e Gianfranco Zappettini sono i pittori selezionati.
Temi come il colore, il supporto, il materiale, il processo di lavoro, lo spazio pittorico, furono affrontati da un variegato ma interessantissimo gruppo di artisti, dei quali a Padova potremo ammirare alcuni capolavori. Negli anni Settanta, infatti, colore, telaio e tela tornarono ad essere quello che erano sempre stati, cioè strumenti indispensabili della forma espressiva pittorica.
Preceduto negli Stati Uniti da ricerche affini ma dai differenti presupposti, questo comune sentire ebbe in Europa il suo terreno di sviluppo. L’Italia fu epicentro di questa rinascita, che affrontò tutti i fondamenti del «fare pittura». Questa esperienza salì su tutti i palcoscenici internazionali dedicati all’arte contemporanea: dal Museo d’Arte Moderna di Parigi alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino, dalla Biennale di Venezia a Documenta di Kassel, senza contare numerose e prestigiose gallerie private, i “pittori analitici” furono per alcuni anni al centro dell’attenzione di critica, pubblico e mercato. Poi, tra la fine del decennio e l’inizio degli Anni Ottanta la Spontane Malerei in Germania e la Transavanguardia in Italia riportarono la figurazione a un ambiente artistico internazionale di nuovo pronto a leggere e apprezzare la pittura.
Elio Marchegiani - Grammatura di colore, 1973, supporto intonaco, non numerata, cm 132,5x123,5
Da qualche anno si è avviata una vera e propria riscoperta della Pittura Analitica. Musei, fondazioni, gallerie pubbliche e private allestiscono con sempre maggiore frequenza esposizioni dedicate a uno o più aspetti di quel vasto panorama e sono stati effettuati diversi tentativi di sistematizzazione.